Intervista ad Alessia Neri. Una giovane fotografa che ci racconta come poter diventare una beauty content creator

 

Cari lettori e care lettrici,

ho il piacere di condividere con voi un’intervista davvero interessante che ho avuto modo di fare ad Alessia Neri. Una fotografa bravissima che si occupa di scatti beauty ma anche di ritratti.

Nella nostra lunga chiacchierata ho avuto il piacere di chiederle molte cose: sia per quanto riguarda il sul suo percorso di content creator, ma soprattutto, abbiamo parlato di fotografia e di come poter cominciare a realizzare dei buoni scatti anche partendo da zero.

Per cui, se vi interessano questi settori, fate tesoro dei consigli che ci ha dato.

Questa è la prima parte dell’intervista, seguirà poi un secondo ed una terzo appuntamento.

Ringrazio, dunque, Alessia e vi invito a leggere il contenuto che segue.

 

Immaginiamo di avere difronte una persona che vorrebbe diventare una o un beauty content creator ma che non ha alcuna esperienza in fatto di fotografia.

Come potrebbe iniziare a muovere i primi passi? 

Come prima cosa, desidero ringraziarti per avermi proposto questa intervista. A cui, ovviamente, ho accettato con grande piacere.

Dunque, ti racconto come è nato il mio percorso da beauty content creator.

Ho iniziato a produrre contenuti dopo poco aver imparato ad usare una Reflex. Ma quello che è davvero importante se vuoi diventare una beauty content creator è iniziare ad “allenare l’occhio fotografico”.

Osservare tante foto scattate da altre persone è una gran bella scuola: ti permette infatti di capire e studiare tutte le varie angolazioni possibili ed immaginabili. Anche provare a replicare delle foto che ci piacciono serve molto. Questo è un gran bell’esercizio!

Per le primissime volte consiglio di rimanere sul semplice per poi, chiaramente, provare anche a fare qualcosa di maggiormente elaborato.

Le mie primissime foto le scattai con il telefono non prima di aver fatto mille prove. Proprio perché volevo capire quali fossero le angolazioni migliori per i miei soggetti.

Inoltre, all’inizio non è necessario fare chissà quali investimenti per creare una scenografia carina. Bastano poche cose, anche riciclare qualcosa che abbiamo già in casa va benissimo.

Un altro esempio che ti posso fare, è quello che prevede come sfondo la natura. Ti basterà un campo fiorito, un fascio di luce naturale… ed il gioco è fatto! Sono generi di foto che piacciono sempre moltissimo!

                                                   Vianek

Non è semplice realizzare degli scatti beauty. Come consigli quindi di sistemare i vari soggetti?

Hai ragione, scattare foto beauty non è affatto semplice. Poi dipende sempre da cosa si va a scattare.

Il mio segreto è molto semplice: fare varie prove. Mi immagino come potrebbe risaltare il prodotto, su quale sfondo, e di conseguenza cerco di preparare il set giusto.

C’è stato un periodo in cui facevo solo scatti che prevedevano il prodotto in piedi, ma non sempre è possibile. Questo perché non tutti i prodotti possono “stare in piedi”.

Di conseguenza, dopo tantissima pratica, mi sono appassionata ai Flat Lay: ovvero, prodotti sdraiati e visti dall’alto.

Così facendo si crea una forma geometrica molto gradevole esteticamente.

A me, personalmente, questa tecnica piace da impazzire!

Su Pinterest si trovano una marea di spunti! Poi, ovviamente, piano piano c’ho preso la mano! È una questione di pratica e di esperienza.

                                                   Clio MakeUp

Parliamo ora della scenografia. Un punto molto importante e che spesso viene sottovalutato. I tuoi scatti hanno dei background meravigliosi: curatissimi e sempre d'impatto. Ti chiedo quindi: come consigli di allestire uno sfondo? 

La scenografia, confermo assolutamente, è molto importante! Funge da cornice dando poi quel qualcosa in più al prodotto. Il focus deve rimanere sempre sul soggetto, ma la scenografia ne di diviene una parte fondamentale. È quel “contorno” che attira l’occhio di colui, o di colei, che sta osservando la foto.

Quando io devo sistemare una scenografia mi lascio trasportare dalle sensazioni del momento e da cosa ho disponibile in casa. Ad esempio, osservo molto anche i colori e lo stile delle etichette.

A volte parto dal colore predominante di quest’ultime oppure, al contrario, preparo un gioco di contrasti. Se i prodotti sono completamente bianchi, un’idea molto carina, è quella di preparare uno sfondo nero. In questo modo, oltre all’estetica, abbiamo progettato una scenografia funzionale: lo sfondo scuro metterà in risalto il soggetto.

Anche le ombre sono altrettanto importanti. Donano tridimensionalità all’oggetto e molto carattere allo scatto.

Poi, chiaramente, molto fa anche il gusto personale della persona.

In generale, consiglio sempre un richiamo al colore.


                                                 Bio Boutique La Rosa Canina

 In fotografia, ma questo lo sai decisamente meglio di me, le luci sono fondamentali. Un scatto può anche essere magnifico ma se non ha le luci giuste perde completamente la sua bellezza. Come gestirle, dunque, correttamente?

Le luci sono fondamentali. Ho comprato una ring light proprio perché non sempre è possibile sfruttare la luce naturale. Questo tipo di lampada permette di avere una luce molto soft che a me personalmente piace tantissimo per le foto.

Questo significa che posso lavorare indipendentemente dalle condizioni atmosferiche e dall’orario.

                                              World Of Beauty

Questa è una domanda un pochino più specifica e, forse, complicata. Quando si parla di beauty, le texture dei prodotti rappresentano una parte molto importante. Spesso però fotografarle non è semplice perché in foto non si percepiscono, effettivamente, le varie consistenze.

Come fare quindi un buon scatto per far vedere bene quest'ultime e le colorazioni? Pensiamo ad esempio ad un fondotinta piuttosto che ad un correttore.

Le texture sono un tasto dolente. Proprio perché, purtroppo, sono molto difficili da fotografare. Anch’io tutt’ora ci spendo parecchio tempo. Cerco la luce giusta, l’obbiettivo giusto… Insomma, non è semplice.

Dobbiamo pensare che, quello che percepisce il nostro occhio non lo percepisce lo strumento che stiamo utilizzando.

Un 105 millimetri o un cellulare di ultima generazione vanno più che bene e, assieme ad una luce dura, sono gli unici elementi che riescono, al momento, a soddisfarmi. Quest’ultima crea infatti un’ombra che mi permette di rappresentare bene le texture dei prodotti proprio grazie alla tridimensionalità che si va a creare.

Per “luce dura” intendo la luce naturale che riesco a sfruttare dalla mia finestra. Il fascio di luce che maggiormente si adegua a ciò, è quello delle 14 circa.

Per cui, diciamo che la tipologia di luce giusta può senz’altro aiutarci nella rappresentazione di una texture. Per lo meno, si cerca di rimanere quanto più fedeli possibili a ciò che vede il nostro occhio.


                                                                                        GOFU


Grazie per aver letto l'intervista, ci vediamo nella prossima puntata! 


I contatti di Alessia:

Instagram, Facebook (ritratti), Tik Tok.

Email: colourandfantasy@gmail.com

 

 


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